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Carta delle Alte Terre

Alte Terre nasce nell’estate 2012 come associazione di pastori e montanari delle Alpi occidentali, decisi a reagire al progressivo venir meno delle condizi che oni minime per continuare a vivere e operare in montagna. La popolazione residente è minacciata oltre che dallo spopolamento e dalla crisi economica generale anche da un quadro legislativo che non favorisce o addirittura a volte impedisce la prosecuzione dell’attività umana sul Monte. Come indicato nella Carta dei valori di riferimento dell’Associazione, alla quale aderisce ogni socio, Alte Terre intende in particolare difendere la permanenza delle famiglie e delle aziende agricole in montagna, mettendo in evidenza gli impedimenti che spesso ne ostacolano l’attività. La sede legale dell’Associazione è presso Espaci-Occitan via Val Maira, 19 Dronero. Sono soci ordinari i residenti "con fuoco e catena" (cioè che vi abitano tutto l'anno) nelle Alte Terre che condividono la Carta delle Alte Terre. Sono soci sostenitori i singoli cittadini, le Istituzioni Pubbliche, gli Enti e le Associazioni che condividono gli scopi dell'Associazione e intendono sostenerla.


Carta delle Alte Terre


1. LʼAssociazione promuove la vita dell’uomo sul Monte in tutti i suoi aspetti economici, sociali e culturali. Si guarda alla storia secolare che ci ha preceduto per ispirarsi a forme esemplari di integrazione ecologica tra uomo e ambiente (ad esempio l’architettura, i pascoli alti, gli usi comunitari, alcuni statuti e forme di autonomia locale, etc.), ma lʼAssociazione nasce nel XXI secolo e dunque pensa le Alte Terre come luogo per sperimentare attività economiche ecosostenibili e forme di convivenza sociale solidali che cerchino di rispondere positivamente all’attuale crisi del modello di sviluppo urbano.

2. LʼAssociazione individua nel settore primario il cardine della vita dell’uomo sulle Alte Terre e conseguentemente si adopera per sostenere e promuovere le attività agro-silvo pastorali ecosostenibili, condotte da aziende agricole con sede in territorio montano. A tal fine si adopera per studiare e rimuovere gli impedimenti di vario genere che oggi ostacolano il fiorire del settore primario in montagna, nonché per favorire quelle produzioni agricole ad alto valore aggiunto (in primo luogo la pastorizia finalizzata alla caseificazione e alla produzione di carne all’erba).

3. LʼAssociazione considera i giovani e le loro famiglie i destinatari privilegiati delle politiche sociali destinate al Monte. Negli ultimi decenni sono le famiglie con figli ad aver subito i maggiori costi della mancanza di politiche di sostegno all’istruzione, ai trasporti, vedendo in molti casi persino minacciata la loro stessa possibilità di permanenza nel contado d’origine, a volte trasformandosi anch’essi in silenziosi migranti forzati. Politiche mirate potranno invertire il processo e favorire l’insediamento di “una famiglia per ogni borgata”.

4. Sul piano culturale lʼAssociazione propone una visione dell’ambiente alpino che tenga in conto la presenza dell’uomo e della sua attività, in contrasto con l’ambientalismo conservazionista diffuso tra quei cittadini che cercano altrove, rispetto al luogo in cui vivono, l’ambiente da salvaguardare, espropriando le persone e le comunità delle Alte Terre del diritto naturale ad un ruolo attivo sulla propria terra, quasi fossero turisti di passaggio non graditi. La “salvaguardia della montagna” non si può fare a danno di chi sul Monte ci vive.

5. Sul piano politico, nell’attuale fase storica nella quale i piccoli Comuni montani e in particolare le Comunità Montane rischiano la chiusura con la scusa della crisi economica, lʼAssociazione promuove e difende forme innovative di autogestione locale, guardando con favore a semplificazioni amministrative come le prospettate Unione dei Comuni, purché ciò non si traduca in espropriazione del potere municipale delle Alte Terre.






Manifèst de l’associacion “autas tèrras”



1 L’Associacion vòl promòure la vita de l’òme sus la montanha en tuchi siei aspècts econòmics, socials e culturals.
Nos agachem a l’istòria di sècles passats per nos inspirar a de formas exemplaras de integracion ecològica entre l’òme e l’ambient (per exemple l’arquitectura, lhi auts pasquiers, las costumas comunitarias, lhi vielhs estatuts e las anticas formas d’autonomia locala, etc.).
Coma l’Associacion nàis ental sècle XXI, pensem a las Autas Tèrras coma lo luèc per experimentar d’activitats econòmicas ecò-sosteniblas e de formas de convivéncia sociala solidalas qu’arriben a respònder en manièra positiva a l’actuala crisi del modèl d’esvilup urban.

2 Per l’Associacion lo “sector primari” es lo pivòt de la vita sus las Autas Tèrras e per aquò se empenha a sostener e promèure las activitats agro-silvo-pastoralas ecò-sosteniblas de las empresas agricolas plaçaas en lhi territòris de montanha.
Per far aquò, se empenha a estudiar e enliminar tot aquò que empacha lo demarrar del “sector primari” en montanha e decò a ajuar aquelas produccions agricolas qu’abien una valor de mai (aquò prim lo pastoralisme finalizat a la produccion de formatge e de charn da l’erba).

3 L’Associacion pensa ai joves e a lors familhas coma lhi premiers destinataris de las politicas socialas destinaas a la montanha.
Dins lhi darriers desenals son las familhas abo de filhs a aver pagat lhi costs mai auts per la mancança de politicas de sostenh a l’escòla, ai transpòrts, e sovent an vist menaçaa lor possibilitat de continuar a viure ental país d’origina, devenent de migrants forçats.
Politicas a mesura polarèn revirar aquesta situacion e ajuar la permanéncia de “una familha per chasque ruaa”.

4 Ental sector cultural, l’Associacion prepausa una vision de l’ambient de montanha que considere la presença de l’òme e de la sia activitat, en contrast abo l’ambientalisme conservacionista di citadins que cerchen l’ambient da defendre fòra d’ente viven, gavant a las personas e a las comunitats des Autas Tèrras lo drech natural a un ròtle actiu sus lor territòri, esquasi coma forestiers importuns.
La salvagardia de la montanha pòl pas damnetjar aquelhi que vivon sal Mont.

5 Per la politica, en aqueste moment istòric de crisi econòmica ente las pichòtas Comunas e sustot las Comunitats de montanha son en pericle de sarrar, l’Associacion prepausa e defend de formas nòvas de auto-gestion locala, simpatizant per formas de simplificacion administrativa coma las Unions de Comunas, sensa que aquò pòrte a l’expropriacion del poder municipal de las Autas Tèrras.





Highlands Community Association Charter



1. The Association promotes all economic, cultural and social aspects of people who live in the Mountains. Referring to the secular history of past life in the mountains for inspiration, the Association finds many examples of the effective integration of people with their environment (e.g. architecture, high grazing grounds, communal customs, laws and forms of local autonomy, etc.). As the Association was founded in the 21st century it considers the Highlands as a suitable area for experimenting with sustainable economies and forms of social cohabitation in an attempt to confront the crisis within the current model of urban development.




2. The Association recognizes the primary sector of the economy as vital for the life of people in the Highlands, for this reason it seeks to sustain and promote ecological agriculture, woodland harvesting and farming conducted by agricultural companies based in mountainous areas. It also seeks to remove various obstructions that block the development of the primary sector in the mountains, in order to favour value added agricultural production (firstly sheep/goat farming for the production of cheese and ovine meat).



3. The Association considers that young people and their families should receive socio-political support in the mountains. In the last ten years it is families with children who have been unsupported regarding funding of education and transport, in many cases having their state of permanent residency in their home towns threatened and at times becoming silent migrants forced to vacate. Specific funding could reverse this process and favour the settlement of “one family per village” .



4. On a cultural level, the Association presents a vision of the alpine environment which recognises the presence of local people and their activities. This is in contrast to conservational environmentalists who wish to conserve spaces outside of their own habitation while dispossessing the Highlands people and communities of their lands. The people of the highlands have a natural right to inhabit these areas and play an active role in their territory, yet they are treated as though they were undesired passing tourists. The “preservation of the mountains” can’t be done at the expense of its inhabitants.



5. At this time small mountain municipalities and particularly Mountain Communities risk being closed with the blame being conveniently given to the economic crisis. The Association promotes and defends innovative forms of local collective management and believes administrational reforms such as the outlined Union of Municipalities to be positive, as long as this process does not remove authority from the Highland municipalities.





Charte de l'Association "Communauté des Hautes Terres"

1 L'Association promeut la vie de l'homme en Montagne dans tous ses aspects économiques, sociaux et culturels. Portant un regard sur l'histoire séculaire qui nous a précédé pour s'inspirer des formes d'intégration écologique exemplaires entre l'homme et son environnement (par exemple l'architecture, les hauts pâturages, les usages communautaires, certains statuts et formes d'autonomie locale, etc.), l'Association est née au XXI siècle et donc elle envisage les Hautes Terres comme un lieu où expérimenter des activités économiques écologiquement soutenables et des formes de vie sociale solidaire qui cherchent à apporter des réponses positives à la crise actuelle du modèle développement urbain.

2 L'Association reconnaît le secteur primaire comme étant le pivot de la vie de l'homme dans les Hautes Terres et en conséquence se mobilisera pour soutenir et promouvoir les activités agro-sylvo-pastorales écologiquement soutenables, conduites par des exploitations agricoles établies en territoire montagneux. Dans ce but elle s'emploiera à étudier et à supprimer les empêchements de différents genres qui aujourd'hui font obstacle au développement du secteur primaire en montagne, ainsi qu'à favoriser les productions agricoles à forte valeur ajoutée (en premier lieu l'élevage pour la fabrication de fromages et la production de viande d'animaux nourris à l'herbe).

3 L'Association considère que les jeunes et leurs familles sont les destinataires privilégiés des politiques sociales destinées aux Montagnes. Au cours des dernières décennies, ce sont les familles avec enfants qui ont payé le plus lourd tribut au manque de politique de soutien à l'éducation et aux transports ; on a vu de nombreux cas où même leur possibilité de vivre en permanence dans leur campagne d'origine s'est trouvée menacée, les transformant parfois en de silencieux migrants forcés. Des politiques ciblées pourront inverser ce processus et favoriser l'installation d' "une famille dans chaque bourgade".

4 Sur le plan culturel l'Association propose une vision du milieu alpin qui prenne en compte la présence de l'homme et de son activité, en désaccord avec un écologisme conservateur répandu parmi ces citoyens qui recherchent ailleurs qu'à l'endroit où ils vivent un environnement à sauvegarder, en expropriant les personnes et les communautés des Hautes Terres de leur droit naturel à jouer un rôle actif sur leur propre terre, presque comme s'ils étaient des touristes de passage indésirables. La "sauvegarde de la montagne" ne peut se faire aux dépens de ceux qui vivent sur cette Montagne.

5 Sur le plan politique, dans la période historique actuelle où les petites Municipalités de montagne et en particulier les Communautés Montagnardes risquent la fermeture sous prétexte de la crise économique, l'Association promeut et défend des formes innovantes d'autogestion locale, en regardant favorablement les simplifications administratives comme les Unions de Communes annoncées, à condition que cela ne se traduise pas par un dessaisissement du pouvoir municipal des Hautes Terres.
(fonte: http://www.condizionatoreportatile.com/)

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Localizzazione geografica: Italia   Piemonte   Cuneo CN   Dronero   

Persone: 

Argomenti: Informazioni Associazioni   


Scheda creata da SocialwikiStaff il 11/04/2016
Ultimo aggiornamento effettuato da seo82 il 29/07/2016

UtenteData/OraCommento
Utente non registrato17/07/2019
9.25.46
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