Il Rapporto "Social investment in Europe”, documento preparato per la Commissione europea dall’European social policy network Europeo sugli investimenti nel sociale, inserisce l'Italia nel novero degli Stati in cui non si registrano passi avanti negli investimenti per l'assistenza sociale.
Tra le cause l'assenza del reddito minimo garantito, la scarsa integrazione tra le politiche per lo sviluppo dell'infanzia e i tagli al Fondo nazionale per le politiche sociali.
La relazione degli esperti mostra che molti Stati membri hanno sviluppato approcci di investimento sociale per i loro sistemi di protezione sociale che hanno mantenuto e rafforzato nel corso degli anni.
Altri Stati membri hanno inoltre avviato riforme politiche di investimenti sociali, in particolare per il reinserimento nel mercato del lavoro, per il sostegno allo sviluppo della prima infanzia e per la partecipazione al mercato del lavoro dei genitori.
Tuttavia, la crisi e vincoli di bilancio hanno, a volte, complicato gli sforzi di riforma di alcuni Stati membri tra cui l'Italia.